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L’ipotesi di rinnovo del 13 giugno scorso, afferente al triennio 2022-2025, conferma il ccnl dei Chimici Industria come un contratto moderno ed all’avanguardia orientato all’innovazione ed alla trasformazione digitale, allo sviluppo sostenibile, al Welfare, alla Parità di genere ed all’inclusione sociale, alla Responsabilità sociale, alla formazione ed alla Sicurezza sul lavoro.
Inoltre contiene l’impegno ad attivare in termini più rapidi possibili, il fondo di solidarietà di settore, cd Fondo Tris, che non è ancora decollato, ma sul quale puntano molte aziende di settore.

Dal punto di vista del rinnovo della parte economica del ccnl, l’accordo di rinnovo definisce l’aumento del trattamento economico minimo (cd TEM, pari a euro 204 per la categoria D1) per il prossimo triennio 2022-2025, che sarà corrisposto in 5 tranches.
Il primo adeguamento decorrerà dal 1° luglio, mentre l’ultima tranche prevista a giugno 2022 dal precedente rinnovo non sarà dovuta in quanto assorbita dagli scostamenti inflattivi del precedente triennio (2019-2021) che hanno evidenziato un saldo a credito.
La mensilità di giugno prossimo avrà quindi il medesimo TEM di quella di maggio, compreso il vecchio EDR.
L’EDR viene invece rideterminato con decorrenza luglio 2022 (euro 23 per la categoria D1), così come viene riadeguato l’importo dell’Entità Puntuale Settoriale (cd EPS) sulla base del quale le Parti sociali definiranno gli aumenti del TEM per i prossimi rinnovi.